Tra le valli dell’Appennino parmense possiamo scorgere la Val Noveglia. Di certo questa suggestiva vallata non poteva esimersi dal produrre qualche storia circondata da un velo di mistero…
Pianelleto è un borgo del Val Noveglia che si avvia ormai ad entrare nella lista dei paesi fantasma del nostro Paese.
A tenerlo in vita sono tre persone – due donne e un uomo – e il più giovane di loro ha più di 80 anni. Fra quei monti sono cresciuti e da lì non se ne sono mai voluti andare. Da una delle due anziane donne proviene il racconto di un fatto misterioso che si verificò in queste zone.
Si narra che i folletti che vivevano nel bosco entrassero di notte nelle stalle del paese per fare le trecce alle code dei cavalli. L’indomani i proprietari che si trovavano davanti questo scherzetto non potevano fare altro che mettersi pazientemente a sciogliere le trecce; ma in seguito a ciò i folletti, che sono esseri molto dispettosi, presero a botte gli sfortunati cavalli. I contadini disperati per questa situazione che si ripeteva di frequente decisero di rivolgersi al parroco del paese e chiedere una benedizione con l’acqua santa. Dopo l’azione del sacerdote i cavalli non ebbero mai più le code intrecciate.
In questa stessa valle esiste un altro borgo, abbandonato da tempo. È Lavacchielli.
Vicino alle sue cascate qualcuno dice di aver sentito più volte pregare un vecchio. Si dice che più di un secolo fa un uomo, ormai attempato, fosse andato a vivere come un eremita tra le case in pietra di Lavacchielli, ma sembrò essere scomparso agli inizi del Novecento: di lui non si ebbero più notizie né fu mai trovato il corpo.
Lavacchielli è un paese di gente misteriosa. Si narra, infatti, che qui visse parecchio tempo fa anche un rabdomante, che riuscì a dividere le acque del Rio della Fontana e della Lite. Sembra che lo spirito di quest’uomo non se ne sia mai andato da quelle zone e che appaia all’improvviso al cospetto di chi si addentra nei boschi per un gita escursionistica.